Essere Horror

Predator – film horror fantascientifico del 1987, diretto da John McTiernan.

La sceneggiatura del film narra le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il film, realizzato con un budget di 15 milioni di dollari, è stato un successo commerciale, incassando 59 milioni di dollari negli Stati Uniti e 98 milioni di dollari complessivamente e rappresenta il primo grande successo al botteghino per il regista John McTiernan. Predator costituisce il capostipite di una quadrilogia che, a parte l’alieno, vedrà di volta in volta rinnovato il cast. Il primo sequel si intitola Predator 2 (1990), mentre il secondo si intitola Predators (2010); un nuovo capitolo intitolato The Predator è uscito nel 2018.

Il Riassuntazzo

Una misteriosa astronave si dirige verso la Terra e, in prossimità dell’atmosfera, sgancia una capsula verso un punto imprecisato nella giungla dell’America Centrale.

La vicenda si sposta poi sull’ex maggiore dei berretti verdi, Alan “Dutch” Schaefer, giunto in quella stessa area a capo della sua squadra, ingaggiata da George Dillon, commilitone di Dutch durante la Guerra del Vietnam ed ora agente della CIA. La missione consiste nel salvataggio di un ministro a bordo di un elicottero che sembra finito fuori rotta e probabilmente catturato dalle forze guerrigliere operanti nella zona. Dutch accetta l’ingaggio pur non fidandosi a pieno delle parole di Dillon, il quale si unisce alla squadra come supervisore. Gli altri membri del team sono Mac Eliot, Blain Cooper, Billy Sole, Jorge “Poncho” Ramirez, Rick Hawkins.

Sbarcati da un elicottero Huey nella fitta giungla, ritrovano presto il relitto dell’elicottero, deducendone l’abbattimento da parte di un missile “a calore” portatile, e notando anche che sembra più un elicottero da ricognizione che non uno da trasporto per un ministro. Nei pressi del relitto il gruppo rinviene i cadaveri barbaramente uccisi di una squadra di berretti verdi, scuoiati e appesi a testa in giù. Infine, il gruppo scova il campo nemico e, poco dopo l’uccisione di uno degli ostaggi da parte dei guerriglieri, lancia un violento raid eliminando tutto il personale del campo. Anche un secondo ostaggio viene trovato morto, ma Dillon si preoccupa di cercare alcuni documenti d’intelligence, scatenando la reazione collerica di Dutch che capisce il vero scopo della missione, ovvero eliminare quel gruppo di guerriglieri e recuperare quei documenti, missione fallita dalla precedente squadra sterminata. L’unica superstite del campo, una ragazza chiamata Anna, è presa in custodia da Dillon perché ritenuta membro dei guerriglieri, contro il volere di Dutch che non vuole correre rischi. Stabilito un percorso imprevisto a causa di altri guerriglieri in avvicinamento, il team si allontana velocemente, senza sapere di essere osservati da una misteriosa creatura mimetizzata, che li scruta attraverso la sua vista termica.

Non passa troppo tempo prima che Anna tenti di scappare, ma viene inseguita e bloccata da Hawkins che, però, viene sorpreso, ucciso e trascinato via dall’essere che li sta inseguendo, il quale però risparmia la vita ad Anna. La squadra si mette quindi alla ricerca del corpo di Hawkins, ritrovando solo le sua interiora e non accorgendosi che il resto del corpo è stato appeso alle cime degli alberi. Durante la perlustrazione, Blain rimane ucciso da un colpo al plasma che gli squarcia il torace. Giunto sul luogo e trovando l’amico accasciato a terra, Mac scorge la figura mimetizzata e, in preda ad un attacco isterico, apre il fuoco, venendo subito affiancato dai compagni, ma non viene trovato nessun corpo, mentre Anna trova, su una pianta, uno strano liquido verde. Il gruppo quindi si organizza per passare la notte, preparando degli esplosivi tutt’intorno all’accampamento. Durante la notte, Mac giura vendetta sull’assassino di Blain e subito dopo un cinghiale fa saltare un razzo posto sul perimetro di difesa, venendo ucciso da Mac e, nella confusione generale, il corpo di Blain sparisce.

In assenza di altre tracce eccetto quelle del cinghiale, Dutch intuisce che l’essere si sposta dalle cime degli alberi e, avendo solo recuperato il corpo di Blain (nonostante avesse avuto l’opportunità di ucciderli tutti), capisce che li sta uccidendo uno alla volta comportandosi come un cacciatore che insegue la preda. Anna informa Dutch di aver trovato il liquido e intuisce che si tratti del sangue dell’alieno. Dutch capisce che l’essere non è invulnerabile, e decide di costruire una trappola, per catturarlo e ucciderlo. La trappola tuttavia si rivela inefficace, e l’essere fugge dopo aver ferito gravemente Poncho. Mac, pazzo di rabbia, si getta al suo inseguimento, spalleggiato da Dillon, ma entrambi, dopo aver cercato inutilmente di accerchiare e prendere di sorpresa il mostro, hanno la peggio. Udendo le urla di Dillon, Billy decide di non fuggire più e di fronteggiare l’alieno con un solo machete, morendo coraggiosamente. Il suo sacrificio dà solo pochi secondi di vantaggio ai superstiti, in quanto l’essere li raggiunge, dà il colpo di grazia a Poncho e ferisce Dutch alla spalla. Il maggiore intima quindi ad Anna di scappare all’elicottero senza armi, avendo capito che il mostro uccide coloro che sono armati.

Dutch, ormai allo sbaraglio e con il fucile distrutto, inizia a scappare braccato dall’essere, fino a scivolare in un canale che lo porta in caduta libera da una cascata, riuscendo apparentemente a seminarlo. Alla riva del fiume, il Predator emerge senza alcuna copertura (poiché l’acqua ha momentaneamente compromesso il suo sistema artificiale di mimetismo). Grazie al fango di cui si è casualmente cosparso, Dutch riesce ad eludere la visione infrarossa del Predator, che si allontana ignaro e, appreso questo vantaggio, il soldato costruisce alcune trappole, arco, frecce e lance con materiali ricavati dalla giungla, si cosparge di fango fresco e si prepara ad affrontare il mortale nemico.

Inizialmente Dutch tiene sotto scacco il Predator, ma ben presto dopo aver perduto il suo scudo di fango cadendo in acqua, si ritrova in balia del nemico che, in segno d’onore per avergli tenuto testa, si sbarazza delle armi tecnologiche e si toglie la maschera mostrando il suo orrendo volto, per poi affrontarlo in combattimento corpo a corpo. Tuttavia Dutch non è in grado di contrastare la forza sovrumana dell’alieno e, brutalmente pestato e ad un passo dalla disfatta, riesce ad attirare il feroce avversario verso una delle trappole, azionandola e riuscendo a sconfiggerlo e a ferirlo gravemente. Ormai in fin di vita e alla mercé della sua preda, la terribile creatura attiva un meccanismo di autodistruzione, innescando una tremenda esplosione che devasta un ampio tratto della giungla, mentre ride maniacalmente. Scampato miracolosamente alla detonazione Dutch, stanco e sconvolto, viene finalmente recuperato dall’elicottero, che nel frattempo è riuscito a recuperare anche Anna.